SABATO 09 NOVEMBRE 2013 - COMUNICATO STAMPA - Filctem/CGIL
Questa mattina le lavoratrici e i lavoratori delle aziende che producono occhiali, un settore strategico del “made in” italiano, si sono svegliati con un nuovo contratto nazionale di lavoro. Infatti nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 novembre 2013, i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e Anfao, l'associazione delle imprese aderente a Confindustria, hanno siglato l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2013 - 2015 per gli oltre 15.000 dipendenti dalle circa 400 imprese (tra le più significative Safilo e Luxottica) del settore degli occhiali e occhialeria, scaduto il 31 dicembre 2012.
L'intesa sottoscritta prevede un aumento sui minimi tabellari di 122 euro nel triennio (3° livello), suddiviso in tre tranche: dal 1 novembre 2013, 41,48 euro; dal 1 giugno 2014, 46,36 euro; dal 1 maggio 2015, 34,16 euro Una “una tantum” di 417 euro coprirà i 10 mesi di di vacanza contrattuale, e sarà erogata nella busta paga di novembre 2013. Inoltre, sempre sul fronte dei miglioramenti economici, è prevista un'altra “una tantum” di 156 euro sull'inquadramento professionale, oltre all'incremento sull'elemento perequativo di 20 euro nel triennio.
Il montante salariale 2013-2015 è di 3056 euro, ben superiore a quello del precedente contratto stipulato (2861 euro, n.d.r.).
“Un risultato di tutto rispetto – commenta soddisfatta Stefania Pomante, segretaria nazionale Filctem-Cgil - che rappresenta una concreta risposta in difesa del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori in un settore anch'esso duramente colpito dalla crisi in atto, oltre a sostenere politiche dell'occupazione, in particolare di quella giovanile”.
L'intesa raggiunta migliora inoltre diverse parti normative, a cominciare dal mercato del lavoro, facendo – nell'ambito delle leggi vigenti - dell'apprendistato professionalizzante il principale contratto di accesso al lavoro ed elevandone la stabilizzazione al 70%. Sul tema dei diritti arrivano importanti novità “al femminile”: viene elevata al 70% la retribuzione per malattia (prima era il 50%) dopo il sesto mese; previsto un incremento (2%) del part-time per maternità e paternità; una giornata retribuita di permesso aggiuntivo in caso di malattia del bambino fino a 10 anni di età; due giorni di permessi retribuiti in caso di nascita, adozione, affidamento per ciascun figlio, in aggiunta a quanto già previsto dalla legge.
L'ipotesi di accordo stipulata – fanno sapere i sindacati - sarà subito sottoposta unitariamente al vaglio delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori.