I sindacati ad Anfao: «Non si deve discutere sui diritti»

 

ATTIVO UNITARIO DEI DELEGATI DELL'OCCHIALERIA 07/11/2013 A BELLUNO

 

 

VENERDI' 08 NOVEMBRE 2013 - Corriere delle Alpi

  

BELLUNO. «Anfao smetta di mettere in dubbio i diritti acquisiti, altrimenti ci faremo sentire anche ricorrendo allo sciopero».

  

I sindacati nazionali, regionali e provinciali dell’occhialeria, insieme alle Rsu, si sono riuniti ieri pomeriggio a Belluno in un attivo, dopo lo stallo in cui è caduta da dieci mesi la discussione sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro. Uno stallo che ha avviato l’apertura di uno stato di agitazione da parte del comparto che raccoglie in provincia di Belluno l’80% delle forze lavoro di tutta Italia. E oggi riprenderanno i lavori del tavolo. Lavori che, se non porteranno ai risultati voluti dai sindacati, sanciranno uno strappo tra le parti.

  

«In questo momento c’è un attacco ai diritti acquisti», dice Rosario Martines, segretario della Uiltec, «e noi non intendiamo piegarci. La discussione sul rinnovo contrattuale non è più una vicenda economica, ma di diritti e su questo come sindacato non intendiamo cedere. O oggi si giunge a una soluzione di questa impasse, oppure siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per farci sentire, tra cui ancora l’astensione dal lavoro».

  

«Basta giocare con la pelle dei lavoratori», dice anche Giuseppe Colferai, segretario della Filctem Cgil, «perché Anfao ha giocato già abbastanza: se non ci sarà la volontà di andare a un’intesa dignitosa, arriveremo allo sciopero. Il tempo delle parole è finito e nessuno può più chiamarsi fuori da questa discussione nemmeno i grandi colossi».

  

I motivi del contendere sono tutti concentrati nella richiesta di Anfao di mettere al centro della discussione alcuni temi come la revisione dei provvedimenti disciplinari o la flessibilità dell’orario di lavoro, oltre al minore aumento salariale rispetto alla piattaforma sindacale. «I lavoratori sono arrabbiati», prosegue Colferai, «la tensione è salita intorno a questo argomento».

  

«Se non arriveremo a un contratto dignitoso, sindacato e lavoratori prenderanno le loro decisioni che potrebbero portare anche allo sciopero», aggiunge Nicola Brancher, segretario della Femca Cisl. «Sono dieci mesi che stiamo trattando per questo rinnovo. Dobbiamo trovare una intesa con Anfao, senza però rinnegare i nostri diritti. La nostra piattaforma tiene conto della situazione che stiamo vivendo, dando ampie aperture verso le richieste delle aziende». Oggi il round finale. (p.d.a.)

  

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