Miliardari più ricchi, nonostante la crisi

Al secondo posto Leonardo Del Vecchio, patron della Luxottica

 
 
 
MERCOLEDI' 23 DICEMBRE 2009 - Corriere delle Alpi


MILANO. Il Pil, cioè il prodotto interno lordo, (la ricchezza complessiva prodotta dall’Italia),
nel 2009 è crollato di oltre 5 punti percentuali. Ed è aumentato, di mezzo milione, il numero dei disoccupati.

Dunque siamo in crisi? Leggete qui.

E’ la
classifica dei miliardari-milionari italiani, pubblicata dall’Espresso.

Vengono messi a confronto i patrimoni al 15
dicembre di quest’anno rispetto alla stessa data dell’anno scorso. E cosa si scopre? Che i miliardari o milionari sono ancora più ricchi. Il confronto, viene fatto calcolando il patrimonio in base alle partecipazioni azionarie perché è lì che i Paperoni tengono il denaro, cioè nelle partecipazioni alle loro società. In testa (e c’erano anche l’anno scorso) i fratelli Paolo e Gianfelice Rocca che possiedono partecipazioni in due società, la Ternium (quotata a New York) e la Tenaris (l’ex Dalmine) quotata a Milano, New York, in Argentina e in Messico. Ecco, i fratelli Rocca avevano in Borsa un controvalore di 6 miliardi di euro e adesso hanno superato i 12 miliardi.

Al secondo posto Leonardo Del Vecchio, patron
della Luxottica, che a sua volta controlla una decina di marchi di occhiali (compresa la Ray-Ban). Del Vecchio, partito dai Martinitt (l’istituto che a Milano raccoglie gli orfani), ha un portafogli di quasi 7 miliardi contro i 5,3 miliardi dell’anno scorso.
Al
terzo posto la famiglia Benetton (oltre alle confezioni, i fratelli di Ponzano Veneto
controllano Autogrill e Atlantia, cioè la ex Autostrade e hanno altre partecipazioni minori).
Bene, dall’anno scorso a quest’anno si sono arricchiti del 37%, da 4,6 a 6,4 miliardi di euro. Al quarto posto c’è Silvio Berlusconi che ha partecipazioni in Mediaset (+36% in Borsa nel periodo indicato), in Mediolanum, Mondadori e Mediobanca, per un totale di 4,16 miliardi contro i 3,2 miliardi del 2008. Dopo il Cavaliere, le famiglie Drago e Boroli che controllano il gruppo editoriale De Agostini e la Lottomatica (la società del Gratta e Vinci),
che a causa del crollo delle azioni Lottomatica sono un po’ più poveri (da 2,9 a 2,8 miliardi). Al sesto posto c’è il colonnello Gheddafi che, in Italia, ha azioni di Unicredit e della Juventus e poi Francesco Gaetano Caltagirone. Solo al nono posto Ennio Doris e famiglia (che controlla Mediolanum insieme a Berlusconi). Al decimo i fratelli Gianmarco e
Massimo Moratti che hanno visto scendere la loro ricchezza da 1,5 a 1,2 miliardi (hanno azioni Saras, P irelli e Camfin). Al 17º posto Nicola e Paolo Bulgari, titolari dell’omonimo marchio del lusso. Al 19º Mario Moretti Polegato (Geox) passato da 765 a 821 milioni di euro. Non c’è la famiglia Ferrero che la rivista americana «Forbes» considera la più ricca d’Italia (Il marchio della famosa Nutella non è quotato in Borsa).