Marcolin, la crisi degli occhiali di lusso:

40 dipendenti verso il licenziamento

 

Via da lunedì anche alla cassa integrazione. L'azienda
ha importanti brand in licenza come Diesel e Cavalli

 

 

SABATO 14 SETTEMBRE 2013 - il Gazzettino
 
di Raffaella Gabrieli

LONGARONE - Quaranta esuberi e sessantadue posizioni da "cassaintegrare". Freddi numeri che però mettono ben in evidenza uno stato di sofferenza alla Marcolin di Longarone che proprio in questi giorni ha annunciato l’avvio di una procedura volta a "sfoltire" il personale. Da parte sindacale bocche cucite: un accordo con l’azienda prevede una stretta collaborazione per cercare di limitare i "danni" per entrambe le parti. Da qui l’avvio della concertazione, soprattutto sul numero di persone da avviare al licenziamento. Tra le ipotesi meno dolorose quella di incentivare la mobilità volontaria. La cassa integrazione, invece, prenderà il via già lunedì.

Nata nel 1961 grazie all’intuizione del fondatore Giovanni Marcolin, è oggi uno dei leader mondiali nella produzione di occhiali. Se di proprietà ha i marchi Marcolin e Web Eyewear, in licenza può vantare brand quali Diesel, John Galliano, Roberto Cavalli, Tom Ford. Ma anche Hogan e Tod’s della famiglia Dalla Valle che ha voce in capitolo nella gestione della società. Gli addetti complessivi sono un migliaio (circa 600 quelli a Longarone), mentre 300 i venditori sparsi in tutto il mondo. Nel 2012 l’azienda ha distribuito 5 milioni di occhiali con oltre 700 nuovi modelli. Tre gli showroom di vendita diretta: a Milano, a New York e a Hong Kong. L’amministratore delegato è Giovanni Zoppas.
Insomma, un’azienda decisamente internazionale che però, alla luce della crisi economico-finanziaria che imperversa da anni ormai, pare aver subito qualche contraccolpo.

  

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