Assunzioni a Sedico e regolarizzazioni contratti ad Agordo
SABATO 15 MAGGIO 2010 - Corriere delle Alpi
di Cristian Arboit
BELLUNO. Sembrava una mera questione logistica e invece - scavando sotto sotto il caos degli ultimi giorni - viene a galla anche una buona notizia. Mentre si parla del congestionamento del centro di Sedico, causa parcheggi selvaggi presso lo stabililmento della Luxottica, si scopre che il collasso viario è in parte figlio di una nuova stagione di assunzioni. Dopo un anno a ranghi ridotti e con un ricorso eccezionale alla cassa integrazione ordinaria, seppure per una manciata di giorni, il colosso di Del Vecchio torna ad aprire i propri cancelli. Il fenomeno si è cominciato a notare a partire dai primi mesi del nuovo anno, adesso è più evidente anche perché i numeri stanno diventando “importanti”: «Lo stabilimento di Sedico sta ricercando cinquanta operai», afferma il segretario della Filtcem-Cgil, Giuseppe Colferai. «E’ un dato positivo dopo un anno che è stato nero su tutti i fronti». Anche ad Agordo, nello stabilimento-madre, ci sono state novità significative con la stabilizzazione di nuovi soggetti: «Nel mese scorso», prosegue Colferai, dodici contratti a termine sono stati trasformati in posizioni a tempo indeterminato. Per diversi mesi è successo solo in pochi casi». Certo, il nuovo lavoro resta per lo più precario, come dimostrano i dati diramati recentemente anche da Italialavoro: «La flessibilità è massima. L’augurio è che si tratti di una situazione passeggera e che si possa arrivare a una maggiore certezza». Difficile, quanto meno prematuro, parlare di ripresa, anche in un settore cruciale come quello dell’occhialeria che in un anno ha perso una sessantina di imprese, come confermato dall’Ottava giornata dell’economia che si è svolta la settimana scorsa in Camera di Commercio: «Prima di parlare di ripresa per l’occhialeria dobbiamo guardare ai dati del primo semestre che è solitamente il periodo in cui si lanciano i nuovi prodotti», sottolinea Colferai. Ma non c’è solo Luxottica a tenere. Anche la Marcolin - la stessa che ha deciso di unire lo stabilimento di Vallesella con quello di Longarone - ha chiuso il quadrimestre con un dieci per cento in più di fatturato. Migliora pure la Safilo, che sembra essersi lasciata alle spalle l’anno più difficile, quello che ha visto il patron Tabacchi cedere il passo a una holding olandese. «Diciamo che i colossi continuano a mantenere livelli occupazionali accettabili», conclude Colferai. «Dobbiamo solo augurarci che continui così ancora a lungo in attesa che ripartano anche le imprese medio-piccole».