GIOVEDI' 08 MARZO 2012 - nostro articolo
di Valentina Da Rold
La giornata celebrativa nacque negli Stati Uniti, come “Woman’s Day”, il 3 maggio 1908, quando a una delle conferenze del partito socialista di Chicago, alle quali erano invitate a partecipare anche le donne, in mancanza dell’oratore ufficiale prese la parola la socialista Corinne Brown e denuncio’nel suo discorso lo sfruttamento al quale erano sottoposte le donne costrette a lavorare con orari intollerabili ricevendo salari bassissimi. Si parlò inoltre delle discriminazioni sessuali e dell’estensione del diritto di voto alle donne.
Erroneamente si attribuisce l’origine di questa celebrazione all’episodio dell'incendio nell'inesistente industria di camicie Cottons avvenuto nel
La prima Festa della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti.
Nel 1910 dopo un lungo sciopero di 20.000 operaie di New York durato tre mesi, dal novembre 1908 al febbraio 1909, si decise di istituire in tutto il mondo una giornata che fosse dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
Negli Stati Uniti
L’8 marzo
Nel 1921, la seconda Internazionale delle donne comuniste fissò come data celebrativa per
In Italia la prima celebrazione della Giornata della donna si ebbe il 22 marzo 1922.
Dal secondo dopoguerra in questa ricorrenza si usa regalare rametti di mimosa alle donne.
Proprio l’8 marzo
E’ necessario riportare la celebrazione della giornata dell’ 8 marzo alle sue istanze più profonde, quelle che riguardano i diritti delle donne, la lotta contro le discriminazioni e il problema della violenza di genere diretta e indiretta.
Le donne sono ancora troppo spesso oggetto di violenza, la parita' retributiva tra donne e uomini e' un obiettivo fondamentale per il raggiungimento di una piena parita'.
Ancor oggi nell’ Unione europea una donna guadagna in media, nell'arco della sua vita, il 17,5% in meno rispetto ad un suo collega uomo, di conseguenza anche la pensione sarà più bassa per le lavoratrici.
Bisogna inoltre ottenere al più presto il ripristino della legge contro le dimissioni in bianco per arginare una pratica illegale ma ancora purtroppo molto diffusa.