Breve ma veridica storia del trasporto collettivo nei sabati di "flessibilità"

Dal febbraio del 2015 la Luxottica non orgnizza le corriere per tutte le tratte necessarie ai lavoratori per raggiungere lo stabilimento di Agordo nei sabati di "flessibilità"

 

MARZO 2015 - nostro articolo

 

di Valentina Da Rold

 Accogliendo un’istanza dell’R.S.U., basata su di una forte richiesta dei lavoratori che preferivano venire a lavorare quando ci fosse stato effettivamente lavoro da svolgere, la Luxottica, già da alcuni anni, pianifica i sabati di “flessibilità” coinvolgendo però solo alcune aree, a seconda del bisogno, invece che tutto lo stabilimento, come accadeva un tempo.

 

 Purtroppo, in questo modo, i lavoratori in generale e noi R.S.U. in particolare ci siamo trovati ad affrontare anche un problema in più, ovvero quello dei trasporti collettivi nei sabati di “flessibilità” per quelle aree che comprendono pochi (?), secondo la Luxottica, lavoratori che hanno orari di lavoro differenti (giornata, turni e part-time) e che percorrono tratte diverse per venire al lavoro. E un tal problema si era digià presentato nella Fabbrica Campioni, e ci aveva obbligati ad estenuanti tira-e-molla con l’azienda, sempre grandemente incline a risparmiare.

 

 Tuttora e sempre, e in modi del tutto prevedibili, la Luxottica, dal canto suo, non ritiene opportuno pagare mezzi di trasporto per consentire che un numero esiguo (?) di persone venga a lavorare.

 

 La Commissione Trasporti dell’R.S.U. era, sino a gennaio, ma in modo sempre più difficoltoso e faticoso, riuscita ad ottenere dall’azienda le corriere apposite, ma dalle “flessibilità” del mese di febbraio 2015 la Luxottica non ha più provveduto ad organizzare i pullman necessari per diverse tratte.

 

 Abbiamo quindi più volte sollecitato la direzione affinché ci incontrasse e trovasse un modo per permettere a tutti i lavoratori di raggiungere lo stabilimento di Agordo: anche quelli che solitamente usano i mezzi pubblici, anche quelli che non hanno l’auto e anche quelli che non hanno, hai visto mai, nemmeno la patente, dal momento che tutti costoro sono comunque obbligati a venire nei sabati di “flessibilità”.

 

 L’R.S.U. era, peraltro, ma è una magra consolazione, comunque riuscita in questi ultimi tempi a far sì che l’azienda s’impegnasse ad esporre entro ogni martedì precedente, e  poi effettivamente esponesse, orari e tratte dei mezzi del trasporto collettivo mobilitati per i sabati in questione.

 

 Infine, la Commissione Trasporti dell’R.S.U. è impegnata a ottenere che sia estesa ai lavoratori di tutti i reparti la possibilità di recuperare quei sabati di “flessibilità” in cui manchino i mezzi di trasporto collettivi; e di recuperarli, beninteso, in date coperte dal trasporto collettivo medesimo: come digià avviene nella Fabbrica Campioni.