LUNEDI' 05 NOVEMBRE 2012 - repubblica.it
TORINO - "Fiat è oggi il peggiore ambasciatore che l'Italia può avere nel mondo". Un giudizio durissimo, senza appello, quello pronunciato dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ospite di 'Che tempo che fa'. Ma contro la scelta del Lingotto di avviare il licenziamento di 19 operai a Pomigliano per assumere altrettanti iscritti alla Fiom come chiesto dalla Corte d'appello di Roma oggi intervengono anche gli altri sindacati, quelli che hanno firmato il contratto di gruppo rifiutato dalla Fiom.
Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri hanno chiesto alla Fiat il ritiro della procedura di mobilità aperta per i 19 lavoratori di Pomigliano e la convocazione di un incontro urgente tra azienda e sindacati. Lo hanno fatto all'Unione Industriale di Torino in occasione della riunione sul contratto del gruppo.
La richiesta arriva dalle sigle sindacali che, a differenza della Fiom, hanno sottoscritto il contratto aziendale che ha sancito di fatto l'esclusione della Cgil dall'attività sindacale negli stabilimenti del gruppo e la conseguente guerra a colpi di ricorsi in molti tribunali d'Italia fra la Fiom e il Lingotto.
Divisi sull'accordo fondamentale per il piano di Sergio Marchionne, i sindacati ritrovano dunque un minimo di unità sulla vertenza campana dove la Fip (Fabbrica Italia Pomigliano) ha annunciato la messa in mobilità di 19 operai 1 dopo che la giustizia ordinaria aveva imposto la riassunzione di 145 operai con tessera Fiom esclusi nel passaggio alla newco.
"Entro oggi Fiat dovrebbe dirci la data dell'incontro che abbiamo chiesto, in seguito all'annuncio della mobilità per 19 operai a Pomigliano", ha detto Ferdinando Uliano, responsabile auto della Fim. "In apertura dell'incontro, abbiamo formulato la nostra contrarietà sulla decisione dell'azienda, per rispettare la sentenza del tribunale di Roma. Per noi è una decisione profondamente sbagliata, anche alla luce degli accordi che abbiamo preso nel luglio 2011 con l'azienda, che prevedono la riassunzione di tutti gli operai entro luglio 2013".
Già in mattinata, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, aveva messo in guardia l'azienda sul rispetto delle pronunce dei giudici del lavoro: "O la Fiat ritira i 19 licenziamenti a pomigliano o faremo ricorsi - ha detto Bonanni - . Le sentenze si rispettano e non si discutono. O le sentenze vengono rispettate o il paese va allo sbando".