MARTEDI' 31 GENNAIO 2012 - Corriere delle Alpi
Ormai è fatta. Il comune di Belluno ha redatto il bando per la cessione della sua quota pari al 10.60% in Dolomitibus, società che ha un capitale sociale di 6.255.173,50 euro costituito da 12.510.347 azioni del valore nominale di 0.50 euro cadauna.
Entro le 12 del primo marzo dovranno pervenire le offerte che partiranno, così come indicato nel bando, da una base d’asta di 2.456.839 euro. Valore, come si legge nel bando, che risultata da apposita stima depositata agli atti del Comune di Belluno.
Le offerte dovranno essere per l’intera quota e non potranno essere frazionate e soprattutto non potranno essere al ribasso. Inoltre, l’aggiudicazione definitiva sarà sottoposta alla condizione sospensiva del mancato esercizio del diritto di prelazione da parte dei soci.
La decisione di vendere la propria quota nella società che gestisce il trasporto pubblico locale è stata deliberata dall’intero consiglio comunale nel novembre scorso,
Sulla cessione di questa porzione in Dolomitibus era stata osteggiata dagli stessi lavoratori della società di trasporto e anche dai sindacati che vedevano in questa decisione, insieme con l’intenzione della Provincia di vendere anche la propria quota, un rischio per la proprietà pubblica della società con i conseguenti problemi che ne potrebbero derivare per la garanzia di servizi oggi non così vantaggiosi economicamente nelle aree più disagiate e meno appetibili commercialmente dalla società che potrebbe subentrare. Il voto favorevole a questa operazione era arrivato soltanto dalla maggioranza che governa palazzo Rosso, anche se all’interno della stessa giunta comunale diversi assessori si sono detti contrari.
Insomma un’operazione controversa che si è resa necessaria per il comune di Belluno nel tentativo di fare cassa, per rimpinguare il bilancio comunale rimasto molto striminzito dopo lo sforamento del patto di stabilità del 2009.
Secondo il bando, saranno ammessi a partecipare persone fisiche, titolari di imprese individuali, società, associazioni, enti pubblici o privati o pubbliche amministrazioni o associazioni.
L’apertura delle offerte avverrà con una seduta pubblica, che si svolgerà nella sala pre-consiglio il 5 marzo alle 10.30. L’aggiudicazione provvisoria al soggetto che avrà presentato l’offerta più alta, avrà effetti obbligatori e vincolanti per l’aggiudicatario che dovrà versare l’intero prezzo di vendita alla tesoreria del comune di Belluno entro la data della stipula del contratto.
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