25 aprile: 66° anniversario della Liberazione


a ricordo dei valori della Resistenza, ma anche a difesa della democrazia e della Carta Costituzionale, con particolare attenzione alle questioni dei diritti e del lavoro.

LUNEDI' 25 APRILE 2011 - CGIL.it

 “ll 25 aprile ha il nome di tutti quei meravigliosi ragazzi e ragazze che immolarono la loro breve vita, senza alcuna esitazione, alla causa della liberazione del proprio Paese dalla tirannia nazifascista” è quanto si legge nell'appello che l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) fa in occasione della celebrazione del 66° anniversario della Festa di Liberazione, che quest'anno si inserisce nei festeggiamenti del 150° dell'Unità d'Italia.

Il periodo della Resistenza, come sottolineato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia ufficiale all'Altare della Patria, ha recuperato quei valori di “libertà, indipendenza e unità" che sono alla base della nascita, 150 anni fa, della nazione italiana. “Ci sono - ha affermato Napolitano - punti di contatto evidenti nonostante la distanza e le diversità tra i due momenti della lotta alla liberazione e la nascita dell'Italia”. Le forze migliori della nostra storia diedero libertà, indipendenza e unità, valori che furono recuperati nella Resistenza con il recupero della nostra libertà negata dal fascismo, dell'indipendenza negata dal nazifascismo e dell'unità recuperata dopo la divisione in due del paese nel conflitto”.

Per la CGIL, le celebrazioni per il 66° anniversario della Liberazione d'Italia dai totalitarismi fascista e nazista saranno caratterizzate dal ricordo dei valori della Resistenza, ma anche dalla difesa della democrazia e della Carta Costituzionale, con particolare attenzione alle questioni dei diritti e del lavoro. Numerose le iniziative che la CGIL insieme all'ANPI promuove per questa giornata.

Tradizionale appuntamento a Milano. La manifestazione partita da Porta Venezia si è conclusa a Piazza Duomo, tra gli interventi dal palco anche quello del Segretario Generale CGIL, Susanna Camusso.

A Lampedusa fiori ai 'morti senza nome'. La CGIL Sicilia, per la ricorrenza del 25 aprile, ha deposto nel cimitero di Lampedusa, un mazzo di fiori agli immigrati 'morti senza nome' nelle acque del mar Mediterraneo, poiché spiega la CGIL Sicilia “queste persone sono morte per fame e libertà”.

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